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Geppetto e Pinocchio...

Geppetto e Pinocchio - 1

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cominciò
 si accorse
 rispose prese
 fece si mise
 disse  si arrabbiò

 

Geppetto, tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino e decide di chiamarlo Pinocchio.
Prime monellerie del burattino.


La casa di Geppetto era una piccola stanza a pianterreno con la luce che veniva da un sottoscala. La mobilia non poteva essere più semplice e povera: una sedia sghemba, un letto scorticato e un tavolino tutto rovinato. Nella parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso, ma il fuoco era dipinto, e accanto al fuoco c'era dipinta una pentola che bolliva allegramente e mandava fuori una nuvola di fumo, che pareva fumo per davvero.
Appena entrato in casa, Geppetto subito gli attrezzi e a intagliare e a fabbricare il suo burattino.
- Che nome gli metterò?- fra sé e sé.
- Lo voglio chiamare Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di
Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco
di loro chiedeva l'elemosina.
Quando ebbe trovato il nome al suo burattino, allora a lavorare di buona lena: gli subito i capelli, poi la fronte, poi gli occhi.
Fatti gli occhi, figuratevi la sua meraviglia quando che gli occhi si muovevano e che lo guardavano
fisso fisso.
Geppetto, vedendosi guardare da quei due occhi di legno, quasi e disse con un tono risentito:
- Occhiacci di legno, perché mi guardate?
Nessuno .
Allora, dopo gli occhi, gli fece il naso; ma il naso, appena fatto, cominciò a crescere: e cresci, cresci, cresci
diventò in pochi minuti un nasone che non finiva mai.
Il povero Geppetto si affaticava a limarlo; ma più lo limava e lo accorciava e più quel naso impertinente
diventava lungo.
(...)

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