La vespa: modello di design e cultura italiana

La vespa: modello di design e cultura italiana

Si parla tanto di “protezionismo” dall’altra parte dell’Oceano e tra i prodotti italiani che potrebbero trovare difficoltà sul mercato americano viene indicata anche la Vespa…
Qualche anno fa avevo preparato un’attività sulla Vespa, che ripropongo qui.
Il software che avevo utilizzato è Exe-Learning.

 

Scialla – Il linguaggio dei giovani…

 Stai sereno...


Scialla
è un film di qualche anno fa. Nello sviluppo del film, tra le altre cose, c’è l’incontro tra un ex insegnante e un ragazzo che oltre ad avere una visione differente della vita, usano anche un linguaggio diverso per “definirne” alcuni aspetti. 

Qui giù inserisco il link a due esercizi che ho preparato sul film (non facilissimi… ;-)) in cui si percepisce la differenza nell’uso del linguaggio tra il professore e il ragazzo (primo esercizio) e l’uso di un gergo giovanile tra i giovani (in questo caso di Roma, con un accento molto forte!).

Scialla – Achille e Patroclo…
Scialla – Incontro di boxe

QUI invece  il video del pezzo di base della colonna sonora del film

Un articolo sul linguaggio giovanile lo trovate QUI e la seconda parte QUI🙂

 

 

Umberto Eco e “Il Nome della Rosa”

Umberto Eco e Il Nome della Rosa

Attività composita (testi da leggere, esercizi di completamento e vero falso, ascolto).
Livello: C1/C2 
Software utilizzato: ExeLearning
Fonti: varie online (Wikipedia, Youtube, Blog…)
Link: QUI

Il nome della Rosa è tuttora uno dei romanzi italiani più  noti al mondo.

Molto spesso  nei corsi di livello C1/C2 mi hanno chiesto di parlare di Umberto Eco e di questo libro. Tuttavia la complessità della costruzione del romanzo, e la necessità di inquadrarlo nel contesto in cui è stato collocata la trama, mi hanno portato a fare una proposta più ampia ai miei studenti (ovviamente una “offerta a cui non potevano rinunciare” ;-). In sostanza, prima di parlare del romanzo o di vedere il film che ne è stato tratto avrebbero dovuto

“sorbirsi” questa attività online che avevo preparato per loro.

L’attività si presenta così:

Il capitolo successivo tratta di ordini monastici: era necessario presentare, soprattutto a studenti provenienti da paesi lontani, quegli aspetti della storia medievale ineludibili quando si intende lavorare su questo libro.In alto a sinistra è visibile il menù di navigazione tra i vari capitoli: quello mostrato da questa immagine proporne una breve biografia di Umberto Eco, senza alcun esercizio di comprensione collegato.

Nella parte successiva, però. cominciamo ad entrare nel tema: Umberto Eco era uno studioso di filosofia medievale: utilizziamo il dato per lavorare sulla comprensione del testo e con sostantivi e aggettivi di uso non colloquiale da inserire negli spazi. Un esercizio di completamento, quindi, adeguato al livello.

L’immagine successiva mostra l’esercizio proposto sulla comprensione della pagina: un semplice esercizio a scelta multipla che guida nell’analisi di un testo non particolarmente complesso, ma neanche particolarmente immediato.

 

Entriamo, a questo punto, nel “vivo” del romanzo, con un breve riassunto a cui segue un esercizio vero/falso che dovrebbe rendere il seguito più accessibile.

In sostanza la lettura del suo romanzo, da parte di uno studente di livello C1/C2, è assolutamente possibile in considerazione della “leggibilità” intrinseca: da valutare, da parte di ognuno, l’abitudine alla lettura di narrativa che possa anche essere considerata complessa, a prescindere dalla difficoltà linguistica in sé…

Presentiamo a questo punto, brevemente, il film di Annaud:

 


… a cui facciamo seguire la visione di una delle scene più famose ed emblematiche:

Ai miei studenti questa attività è piaciuta molto. In tanti hanno deciso di leggere il romanzo, in seguito, e quanti lo hanno fatto per davvero 😉 mi hanno detto che il lavoro di preparazione alla lettura è risultato molto utile.E’ una scena sulla quale si può lavorare bene sulla comprensione del parlato, tanto perché la voce narrante della prima parte è particolarmente chiara, quanto perché nelle fasi successive del dialogo il parlato è ben ritmato e non propone elementi di scarto rispetto al lavoro di preparazione precedente.